E’ il modo più naturale di apprendere mediante metafore e analogie, come fanno i bambini che nella loro genialità imparano a giocare, a parlare o usare il computer ancor prima degli adulti.
E’ il metodo del cuore cioè dell’intuizione a tutto campo, esercitata a 360 gradi, per accogliere tutto, nella fiducia e nell’accettazione, senza timore, e senza il bisogno di controllo che blocca ogni cosa.
Propone come strumento fondamentale la Linea del 20, che sviluppa il calcolo mentale simulando il funzionamento delle mani , un vero e proprio computer analogico fornito dalla nostra natura.
Perché si chiama “Metodo Analogico”
Perché l’analogia e non la logica è lo strumento per conoscere le cose nuove.
Perché tutto il mondo è costruito su base analogica cioè come replicazione dello stesso atomo o della stessa cellula.
Perché ogni più piccolo passo è un avanzamento e la conquista del mondo è una moltiplicazione di passi.
Perché un bambino nel suo piccolo mondo vede l’estensione di tutto il mondo e gioisce ad ogni conferma
Perché tutto è speculare e replicativo della stessa unità.
Perché nel nostro cervello, a differenza del computer non ci sono le sinapsi della logica.
Perché la questione epistemologica, cioè di come ricaviamo la conoscenza, si pone in questi termini : rileviamo le nostre conoscenze andando nell’incerto nel provvisorio, nel fantastico, come fanno da sempre i bambini. Poi, a posteriori analizziamo cioè che abbiamo pensato per definire se è più o meno logico, o meglio dire, coerente.
Così nella matematica e in qualsiasi altro nuovo sapere.
QUANDO USARE QUESTO METODO?
L’IMPIEGO DEL METODO ANALOGICO RISULTA STUPEFACENTE CON BAMBINI GIÀ IN ETÀ PRESCOLARE, SE C’È QUESTO DESIDERIO. SI ACCENDE ALLORA IN LORO QUESTO SOFTWARE ISTINTIVO PER IL CALCOLO DELLA NUMEROSITÀ.
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